“La stilografica di piazza del Cavallo": il libro di Alberto Guasco
di Dionigi Roggero
Sabato scorso alla Libreria Il Labirinto è stato presentato il libro di Alberto Guasco “La stilografica di piazza del Cavallo".
Elio Carmi, dopo aver ricordato il legame tra il romanzo di Guasco, segnalatogli dal casalese Pier Cesare Bori, e la pubblicazione del volume di memorie del nonno dell’autore, il maestro Lino Denti (97 anni, presente in prima fila), ha letto alcune pagine significative dell’opera. Conosco bene Alberto Guasco – ha ricordato Pier Cesare Bori – lavoro con lui all’Istituto di Scienze Religose di Bologna, ho visto nascere il romanzo, l’ho letto e riletto più volte, apprezzando l’ironia e il modello manzoniano di scrittura”. Poi, dialogando con l’autore, ha evidenziato il legame con importanti scrittori che hanno saputo unire la grande e la piccola storia.
Un legame fatto di integrazione e contrapposizione, dove agli eventi tragici del Novecento si sovrappongono le piccole vicende familiari di amore, di amicizia e di solidarietà che resistono. “Una sorta di umanizzazione della piccola storia che la grande storia disumanizza” ha affermato l’autore che ha poi ricordato la presenza nel libro del tema del comando, di quello tipicamente monferrino del dovere, oltre al tema della memoria, evocato dalla stilografica di piazza del Cavallo acquistata a Casale da Giovannacci, che unisce le generazioni.
Insomma la scrittura come strumento di guarigione, importante anche nella storia familiare dove, anche se non guarisce, svolge tuttavia l’importante funzione di trasmettere anche i ricordi delle vacanze estive trascorse a Camino. E quindi la memoria è salva.
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