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La Sindone e i suoi segreti: a San Salvatore l'analisi del sindonologo Bruno Barberis

All’Oratorio Campanone di San Salvatore Monferrato si è svolta la conferenza “La Sindone: specchio del Vangelo e provocazione all’intelligenza” che ha avuto come relatore il professor Bruno Barberis, sindonologo di fama internazionale e presidente del Centro Internazionale di Sindologia di Torino. L’idea di dare una spiegazione approfondita della Sindone si deve al parroco del paese don Sandro Luparia e al vice parroco don Gabriele Paganini in previsione del pellegrinaggio al Duomo del capoluogo piemontese il 31 maggio. La serata, purtroppo, è stata segnata da una pioggia copiosa che ha portato meno ascoltatori di quanti l’intervento del professore avrebbe meritato. Bruno Barberis si è contraddistinto per essere, oltre a un esperto studioso della Sindone, un ottimo comunicatore riuscendo a interessare la platea per quasi due ore. Dopo la visione di un breve filmato dal titolo “Viaggio nella Sindone”, che è possibile trovare anche sul sito ufficiale www.sindone.org, propedeutico a chiunque voglia avvicinarsi alla lettura del celebre telo funerario, è iniziato il vero e proprio intervento del relatore. Intervento basato sullo studio scientifico della Sindone. Come ha spiegato il professore i primi studi sono iniziati nel 1898 grazie alla scoperta della fotografia, ma è solo nel 1969 che è stata istituita la prima commissione di esperti. La vera svolta si ebbe nel 1978 grazie anche all’intervento di Giovanni Paolo II che diede l’incarico a un gruppo di scienziati di analizzare la Sindone, ribadendo anche che l’analisi deve riguardare la scienza e i mezzi tecnologici, senza che ci siano posizioni preconcette, ma non ha una conseguenza sulla fede. In quell’occasione vennero analizzati i liquidi organici presenti sul telo e si concluse che il sangue è in effetti sangue umano di gruppo AB, mentre per l’impronta lasciata dal corpo del defunto non si è riusciti a giungere ad alcuna teoria confermata, da qui il titolo della conferenza “provocazione all’intelligenza” la Sindone lancia una sfida alla scienza e alla curiosità di tutti. Dal 1978, per motivi logistici e anche per problemi di costi, non sono state eseguite nuove analisi, ma Barberis, professore associato di matematica e fisica presso la facoltà di matematica di Torino, ha dato anche una visione statistica della grande domanda relativa alla Sindone : “Sarà veramente il telo funerario di Gesù?”. Il relatore ha messo a confronto le attinenze tra ciò che è scritto nel Vangelo e le caratteristiche della Sindone e la probabilità del verificarsi di queste, la probabilità globale che si possano verificano tutte insieme è di 1 su 200miliardi, concludendo la probabilità che il telo funerario sia veramente quello che ha avvolto il corpo di Cristo è altissima. Nonostante ciò il professor Barberis ha tenuto a precisare che scienza e fede viaggiano su binari differenti, compito della scienza è studiare e analizzare il reperto, ma non deve servire come prova per la fede, per chi si appresta a effettuare un pellegrinaggio la Sindone deve servire da riflessione, come disse Giovanni Paolo II “Per ogni persona pensosa essa è motivo di riflessioni profonde che possono giungere a coinvolgere la vita”.

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Ilaria Saletta

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